Qualche giorno fa l’incredibile notizia della morte di AVICII.
..da qualche ora, è trapelata la notizia circa un possibile suicidio con un coccio di bottiglia CLICCA
Al di la di come siano andati i fatti, il dato certo è che il mondo della Musica, in particolare quello della Musica EDM in generale, ha perso un talentuoso produttore, ancor prima che un DJ (ruolo che, da due anni, aveva deciso di lasciare, per tornare alla sua passione d’origine: produrre musica con FL STUDIO);
In tutta questa spiacevole vicenda, ciò che deve far riflettere, soprattutto i più giovani, è quanto sia marcio lo Star-System, ovvero tutto ciò che ruota intorno ad un’artista. Dalle dichiarazioni della famiglia si evince la sensibilità di Tim rispetto a questo mondo: ”Tim non era fatto per la macchina del business in cui si è trovato dentro, era un ragazzo sensibile che amava i suoi fan ma evitava i riflettori”.
E ancora: ““Quando ha interrotto i tour, voleva trovare un equilibrio nella vita per essere felice e potere fare ciò che amava di più, musica”. “Il nostro amato Tim era una persona che cercava, un’anima artistica fragile che cercava risposte a domande esistenziali”, si legge ancora nella lettera dei famigliari. “Un perfezionista dai risultati eccellenti che ha viaggiato e lavorato duro a un ritmo che lo ha portato a uno stress eccessivo”.
La nostra domanda nasce spontanea: QUANTA COLPA HANNO tutti quei ”manager” che spremono alla follia dei talentuosi e sprovveduti ragazzi, promettendogli la Terra Promessa? Avicii ha letteralmente girato il mondo, faceva serate ogni 24 ore, in più lo spremevano a tirare fuori sempre produzioni, idee, e quant’altro, poi ci sarebbe stato chi di dovere a completarlo e concluderlo, nel frattempo lui doveva correre tra un aeroporto e l’altro, poche ore di sonno, mettersi in consolle (con lucidità prossima allo zero, e magari pure voglia = 0), perchè qualcuno gli ha detto e fatto ‘credere’ che non poteva tirarsi indietro, oramai era AVICII, e quei ritmi andavano mantenuti a tutti i costi…
Ma se il costo doveva essere la vita, ne poteva valer la pena? AVICII, da ragazzo sensibile e intelligente, si è reso conto che non ne valeva la pena: l’UOMO viene prima dell’ARTISTA, la salute personale prima dei FANS, la serenità prima dei SOLDI. E infatti aveva deciso di ritirarsi dalle scene (come DJ), e produrre semplicemente Musica, con i suoi tempi, con i suoi ritmi.. Lasciando di stucco i suoi fans, come un fulmine a ciel sereno…ma soprattutto alimentando l’IRA e la RABBIA di chi l’ha sfruttato per anni (manager).
Questi personaggi si rendono conto che difronte hanno degli esseri umani, e non delle macchine usate solo per fare soldi?
Un po come succede in TV, che li mandano al Grande Fratello, all’Isola, li spremono come limoni, li lanciano nell’arena come gladiatori,pronti a farli scannare, a buttare in piazza pubblica la loro vita privata, per fare serate, etc etc..
Queste cose poi, per lo stress, portano a degli eccessi (alcool, droghe, e quant’altro, come successo anche con Avicii (alcool), e da li parte la caduta psicologica verso il basso… che si tramuta in depressione… che si tramuta, spesso, in suicidio.
Avicii, Guru Josh, Amy Winehouse, Keith Emerson, Kurt Cobain, Dolores O’riordan (The Cranberries) e decine, centinaia di musicisti suicidatosi.
La MUSICA è stupenda, ma “abusarne” può portare a PAZZIA MENTALE (il caso di Luca Flores); se poi arriva anche il SUCCESSO, e quindi lo stress estremo che ne deriva da questo ”star-system”, fate molta molta attenzione: il passo dalla vita alla morte è veramente breve.
R.I.P. grandi artisti, dall’animo sensibile!!
LA SENSIBILITA’ UCCIDE.