Mixare un brano con la tecnica Pink Noise?
La tecnica Pink Noise spiegata in questo articolo.
In un periodo ove va di moda la parola ”fake”, spesso associata alle ”news” (fake news), anche nel settore MUSICA esistono diverse ”realtà” (per lo più persone amatoriali / hobbysti senza nessun ruolo professionale nel settore e senza distinzione di bandiera, quindi ragazzi di tutto il mondo) che, soprattutto su Youtube diffondono delle FAKE Solutions presentandole come alternative validissime ai metodi standard.
Una di queste è la cosiddetta tecnica / metodo PINK NOISE.
Diffusa in rete dal sito inglese SOS nel 2014 (se vuoi leggere l’articolo in questione, CLICCA) e noi stessi avendola ”incontrata” per la prima volta durante la frequentazione della SAE (nel lontanissimo 2002), ci ha incuriosito l’email ricevuta da un ragazzo che faceva riferimento ad alcuni video proprio su youtube dove si parlava di questa tecnica, e chi la presentava la presentava appunto come ”ottima per chi vuole approcciarsi al mix e vuole venirne fuori, specie in mix affollati”.
Come spesso accade (praticamente ogni giorno) molti vedono video su YT e poi vengono a chiederci ”conferma” a noi, se X piuttosto che Y piuttosto che Z (in Italia come nel mondo) sta dicendo le cose giuste o no.
Ahimè, il 99% delle volte siamo li a deluderli, nel senso che siamo costretti a far notare a questi ragazzi che alcuni video presentano errori, altri imprecisioni, altri una NON competenza palese, altri ancora sono lunghi, noiosi e totalmente ‘sterili’, cioè tante parole, zero contenuti. Video che sono il semplice frutto del sentito dire, del letto di qua e di la, di chi non ha mai veramente studiato in una scuola e non svolge questo lavoro per professione, ma per hobby appunto.
Ma più che questo, il vero danno è la CREAZIONE DI ASPETTATIVE BASATA SU ”NOZIONI” INCONSISTENTI: ed è questo il punto cruciale di questo articolo, cioè dovete fare molta attenzione a ciò che ”mangiate”; cercate di capire da che ”fonte” viene ciò che vi si da in pasto e se è un piatto cucinato da un vero CHEF o da uno che non è mai stato ai fornelli e si camuffa da chef. Chiunque può vedere un video su youtube, mettersi ai fornelli e cucinare un piatto. Poi questo piatto lo si da eventualmente a chi non ha mai mangiato quella pietanza, ed è affamato, ed è ovvio che viene apprezzato, e viene apprezzata la fake-professionalità di chi ha cucinato quel piatto.
La realtà però è un’altra: quel piatto è stato cucinato da chi nemmeno lo conosceva, e non sapeva come cucinarlo (ma ha visto un video su YT e l’ha ri-condiviso per altri ”affamati”). Ecco fatto il danno: la pseuso-professionalità del fake-chef e l’apprezzamento degli affamati che brancolano nel buio più totale.
Non bisogna assolutamente credere che possa bastare una semplice tecnica come la PINK NOISE per mixare un brano, o comunque per ottenere un risultato PRO. Siccome abbiamo ricevuto tante email in questo senso, abbiamo la netta sensazione che tanti di voi hanno capito proprio questo, cioè che il metodo pink noise è quel metodo rivoluzionario, semplice e veloce per mixare, o comunque per iniziare un mix.
Potrei aggiungere di più: se NOI non parliamo (o abbiamo mai creato) articoli su certi argomenti (e con questo rispondo ad un’altra email ricevuta), evidentemente perchè per noi sono argomenti ‘sterili’, lasciano il tempo che trovano, insomma argomenti ”amatoriali”.
Per la serie: SE NON LE USIAMO NOI, certe tecniche cosi superficiali, perchè creare un’aspettativa inconsistente in dei giovani ragazzi che vogliono davvero imparare e iniziare a capirci qualcosa?
Il web (soprattutto youtube) sta creando una confusione assurda nei ragazzi, che non ci capiscono più niente.
Ecco, quando riceviamo delle ”segnalazioni” di questo tipo, ci chiediamo proprio questo: ma perchè si scende cosi in ”basso” e si creano queste aspettative? Perchè far credere a dei poveri ragazzini che determinate tecniche siano sufficienti per fare X o Y? Ci siamo dati (e ci diamo sempre) la seguente risposta: evidentemente chi diffonde (tra l’altro in malo modo) certi argomenti, è perchè è il primo a non averli capiti bene, e a credere alla ”Befana”. Insomma classica persona che capisce male le cose che legge o vede in giro, e le diffonde in maniera ancora più distorta.
Si può essere, una volta tanto, più SERI? Capiamo che YT è una fonte di guadagno, che i blog portano dollari, però ci dissociamo totalmente da questo modo di ”fare informazione”. Perchè questo non è dare informazione, ma creare dei ”miti” speculando denaro (youtube) a danni di terzi.
Quanto al sito Sound on Sound, e all’autore dell’articolo (Eddie Brazil, che ha all’attivo diversi libri sul mix, anche se molto molto generali, diciamo più o meno utili per i neofiti), non ha assolutamente ”colpe”, nel senso che l’articolo vuole mostrare semplicemente un MODO ALTERNATIVO PER STABILIRE UN PRIMO RIFERIMENTO: cioè, in parole povere, lui dice: ”..anzichè affidarvi ad un suono guida, per poi livellare su esso il tutto, c’è un metodo veloce, facile e sorprendentemente abbastanza preciso, il metodo Pink Noise”
In queste parole non c’è nulla di equivocabile: NON ha detto ‘‘CON IL METODO PINK NOISE MIXERAI UN BRANO”, ma ha detto ‘‘c’è un metodo che, per stabilire un primo riferimento, è sorprendentemente abbastanza preciso (e, se vogliamo essere più pignoli, fate attenzione alle parole che ha usato: ha detto “abbastanza preciso”, il che significa che non è preciso al 100%, quindi..)
Insomma, con questo metodo, si parla di LIVELLO DI RIFERIMENTO (allo stadio iniziale), NON DI MIX in senso complessivo.
QUINDI FATE MOLTA ATTENZIONE a ciò che ‘recepite’ in giro, perchè nel 99% dei casi chi vi spiega certe cose evidentemente non le conosce o non le ha capite bene, e probabilmente è un ”copia incolla” di ciò che vede, sente, e legge in giro. E perdersi in facili entusiasmi significa perdere la retta via.
Ricapitolando, domande e risposte:
D LA TECNICA / METODO PINK NOISE E’ UN METODO DEFINITIVO DI MIX?
R ASSOLUTAMENTE NO. AIUTA (nei limiti del possibile) I NEOFITI, ovvero chi non sa nulla (o quasi) di MIX. O forse aiuterà chi non ha voglia di ”lavorare” seriamente ad un mix, visto che ci sono altri metodi standard per mixare bene, in relazione al rapporto ”orecchio-analisi-numeri”.
Quindi per i neofiti potrebbe anche andare bene (cioè per brani che producono a casa, e restano a casa). Per tutti gli altri è pressochè limitativa. Non mi affiderei mai alla PINK NOISE, nemmeno per sbrogliare 100 suoni nel mix. Perchè il mix NON è qualcosa di ”automatico”, ma anche di SENSAZIONI, EMOTIVITA’, SCELTE PERSONALI, che una pink noise non può dettare ne ”livellare”. Ed il bello del MIX è proprio questo: poter ”scegliere” (con i dovuti e rigorosi step tecnici iniziali) una ”strada” e percorrerla. Punto.
Non a caso questa tecnica viene presentata (su SOS) come facile e veloce. Due concetti che con la PRODUZIONE MUSICALE non vanno d’accordo per niente. La produzione è l’esatto contrario: complicata e per niente veloce. Se parliamo di PRO. Se poi parliamo di altro, ok, pink noise, pink floyd, pink pank, pink punk, tutto quello che volete..
D L’HAI MAI USATA?
R PROVATA E TESTATA DIVERSE VOLTE, PROPRIO PER VERIFICARNE L’EFFICACIA, SU QUALSIASI GENERE, QUALSIASI GHOST PRODUCTION A CUI HO LAVORATO IN PASSATO. SI, HAI LETTO BENE, PASSATO, PERCHE’ L’HO TESTATA AI TEMPI DELLA SAE (2002-2004 circa) poi successivamente (2008 o giù di li) e nel 2014, quando usci’ l’articolo su SOS, cosi per rinfrescarne la memoria. Ma il risultato, al netto di un’esperienza maggiore acquisita negli anni, è stato sempre lo stesso: deludente; ciò che faccio di proprio pugno è molto più ”preciso” di questa pink noise. Pertanto NON LA USO e NON LA INSEGNO per niente. Chi vuole davvero MIXARE, deve MIXARE con altri metodi, non perdere tempo a ”giocare” con la pink noise per poi comunque dover re-intervenire.
D COSA NE PENSI QUINDI DI QUESTA TECNICA?
R Beh, penso che l’abbiate già capito no? NON SERVE A NULLA; posso aggiungere un dettaglio, per agganciarmi al discorso appena sopra detto ”..dover re-intervenire”..
Questa tecnica ha dei risvolti totalmente ”approssimativi” ed il perchè è presto detto: alcuni suoni (e qui parliamo anche di frequenze, senza scendere nei dettagli) vengono sopraffatti maggiormente dal rumore, rispetto ad altri; questo significa che, teoricamente, si è portati ad alzare un po di più il volume di quei suoni. Qualcuno però potrebbe obiettare e dire: beh, facendo un po di pratica, ovvero capito che le frequenze basse sono più sopraffatte dal rumore, su quei suoni basta non ”esagerare”, cioè livellare il tutto sulla soglia (o poco più basso) del rumore.
Ammesso e non concesso che ciò bastasse (ma per non funzionare, basta poco, basta avere un po più di bassi (come nella trance, e non funzionerà nemmeno questo accorgimento del ”non esagerare”) vi rendete conto che è un ‘terno’ al lotto. Per non parlare se ci sono automazioni nel mix..se in un punto il volume è più basso, e strada facendo si alza, come regolate il tutto? Il rumore in un punto sovrasterà totalmente il suono, in un’altro il suono verrà fuori meglio. Uno potrebbe dire: beh lo lascio al livello di quando viene fuori bene.. il problema però è che non è detto che quando l’automazione sale, poi effettivamente si sente nel mix, settato con il riferimento del rumore. Anche queste prove e verifiche mi hanno dato esiti alquanto approssimativi.
E potrei elencare altre centinaia di situazioni ‘scomodissime’ e imprecise che vi trovereste a dover gestire con sto ca…volo di metodo pink noise.
Quindi ragazzi, ragazze, giovani, giovani adulti, madri, nonne di madri, pater patria, come volete essere chiamati, ahaha, il rosa è un bel colore, ma fatelo indossare alle donne, ci stanno meglio, sono più fighe, e soprattutto li si che il NOISE ci sta bene.
Ho chiuso con un po di ”leggerezza” la risposta, sorry.
Torniamo seri e PRO.
D CI SONO ALTRE TECNICHE SIMILI?
R Certamente, non solo ci sono, ma sono molto più precise, nel senso che adoperate in concomitanza con scelte personali, orecchio, e ”numeri”, quelle si che ti aiutano davvero a sbrogliare anche 200 suoni.. il risultato poi dipende sempre dalla conoscenza, esperienza e praticità di chi sta dietro la macchina. Non esiste nessuna tecnica che ti fa il MIX da sola.. è necessaria la tua ”presenza”, a 360°.
D CE NE PUOI INDICARE QUALCUNA?
R Mi spiace, su questo non posso essere d’aiuto perchè farei un torto a tutte quelle persone che investono tempo e denaro per saltare dalla sponda ”amatoriale” a quella ”professionale”. Veniamo dalla SAE, sebbene non disdegniamo il web. Quello che posso consigliarvi è: occhio all’enorme spazzatura che gira in rete. Anche quando sembra ORO, è poco più che ferro vecchio. Il metodo Pink Noise, diffuso in maniera scriteriata, ne è un esempio.
E su YOUTUBE se quelle persone vendessero ferro vecchio, anzichè fare tutorial zeppi di cazzate, farebbero molti più soldi, ahaha
D ULTIMA DOMANDA: cosa ne pensi di Sound on Sound?
R Penso che è un ottimo sito per chi vuole approcciarsi, timidamente ma in maniera PRO, a questo mondo. Lo stesso articolo del metodo PINK NOISE è un ottimo articolo, ma bisogna leggerlo bene, capire davvero cosa vuol significare e quali benefici può portare. Penso sia scontato affermare che un articolo di tot lunghezza, che si legge in cinque minuti, NON possa fare miracoli e insegnarvi il mix. Ma ciò che dice è interessante, più che altro come visione in prospettiva di ciò che è la Musica, la Produzione, e le tecniche varie. Per la serie: leggi da fonti autorevoli, falle tue, ed esperimenta. Ma non affidare mai TUTTO soltanto alla macchina, ne TUTTO soltanto a te. La verità sta nel mezzo.
Grazie a tutti, continuate pure a inviarci email se riscontrate video ”strani” o ritenete che qualcuno racconta idiozie o cose ”non esatte”, o semplicemente se volete dei chiarimenti su tecniche, metodi, synth, plugins, fl studio, etc etc.. risponderemo nei limiti del possibile, come abbiamo fatto per questo video in lingua inglese che ci avete segnalato, sul pink noise.
Ciaoooo
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