Mastering? Fissiamo alcuni concetti di base..

I concetti base del mastering.

Croce per tutti i produttori in erba, delizia per tutti gli esperti: stiamo parlando del Mastering, quel processo che, ahimè, è uno dei più equivocati in assoluto.

Spiegare un concetto cosi complesso su youtube, o su un blog, è impossibile. Senza percorsi specifici in materia (corsi,scuole dedicate, pratica in studi di mastering, masterclass, etc) non si capirà mai.

Eppure, girovagando in rete, è facile imbattersi in video che tentano di parlare di mastering; tuttavia (ad un occhio esperto) ci si rende subito conto che CHI sta spiegando non ha ben chiaro CIO’ che effettivamente (e spudoratamente) sta tentando di spiegare.

Questo è un danno, perchè si creano dei ”miti” clamorosi su concetti importanti, confondendo ancor più l’utenza e deviarla in maniera pericolosa e definitiva.

In una parola, IGNORANZA TOTALE in materia.

A tal proposito apro una piccola parentesi: anni fa (2005/2006 all’incirca) su un blog un tizio criticava aspramente FL Studio perchè, a suo dire, aveva algoritmi di time-stretching scadenti rispetto a quelli di Cubase…e questo era uno dei tanti motivi per cui bisognava stare su Cubase, e non su FL Studio 4.5.2

Tanti aspiranti producer che seguivano quel blog credevano, in buona fede, a tutte quelle corbellerie (scemenze) che quel ‘santone’ raccontava, e gli davano credito perchè lo sentivano parlare con termini ‘tecnici’, quindi pensavano che ne sapeva molto… (come se l’uso di una certa terminologia sia automaticamente la conferma di ”sapere le cose”… )

Insomma credevano nella professionalità (senza prove/curruiculum) di quel tizio, addirittura qualcuno schierandosi contro di noi, perchè stavamo ‘toccando’ il massimo esperto di quel blog.

Ebbene si, mettemmo la disinformazione di quelle persone e di quel tizio con le spalle al muro: gli portammo la prova che gli algoritmi di time stretching di FL Studio non solo erano gli stessi di quelli di Cubase (prodotti dalla Z-Plane), ma addirittura FL aveva acquistato un algoritmo in più.

E, facendo una prova pratica su uno stesso file, l’azione di time streching era pressochè identica.

Morale della favola, quel santone ci escluse dal suo blog ed evitò che, in futuro, potessimo continuare a ”mettere in guardia” gli utenti circa le sue cavolate che raccontava.

Morale della favola, quel ‘santone’ non esiste +.. e con lui, sono scomparsi tutti coloro che si affidarono a lui…. poverini.

Ci dispiace tanto proprio per quei  ragazzi che hanno fatto la fine dei polli arrostiti… arrostiti di disinformazione, concetti totalmente sbagliati.

Questo per dire che (soprattutto rivolgendoci ai non esperti) è facile cadere nel tranello di questi pseudo-esperti, di coloro che si esaltano a ‘sapienti’, ma che, all’occhio di un esperto, sono nient’altro che carta straccia. E non stiamo scherzando.

Quindi, per tornare al discorso MASTERING (cosi come a tanti altri concetti), noi vogliamo essere chiari e realisti, come sempre; poi possiamo piacere (a chi apprezza la verità, sebbene dura) o non piacere (a chi non apprezza la verità, ma l’esser presi in giro)..

..MA SIAMO SEMPRE PER LA VERITA’, E PER L’ONESTA’ INTELLETTUALE, e quindi vi diciamo:

NON POSSONO ESISTERE SPIEGAZIONI COMPLETE ED EFFICACI (= professionali) sul MASTERING, tramite un blog e/o un video su youtube: per capire certi argomenti, ci vogliono altri percorsi: corsi/scuole/strutture di altro livello. Insomma investimenti.

E’ QUESTA LA VERITA’. 

Che senso avrebbe l’esistenza di scuole famosissime e seguitissime come la SAE (School Of Audio Engineering) (ovvero scuola da cui noi stessi proveniamo) Bienen School, i vari Bachelor, Accademie Musicali, ed altre strutture in Italia e nel mondo, se bastasse youtube? fatevi due domande, la risposta è semplice.

Tutto questo preambolo perchè un utente ci ha segnalato un video sul Mastering (tra l’altro pure in lingua inglese) e voleva sapere da noi cosa ne pensavamo:

a parte il fatto che siamo stanchi di ricevere per email richieste del tipo ”cosa ne pensiamo di quel canale” , ‘‘cosa ne pensiamo di quel video”, ”cosa ne pensiamo di quel tutorial”..

Ragazzi dovete capire che non abbiamo tempo da perdere appresso a canali amatoriali (amatori / hobbysti / gente comune) per annoiarci a vedere un video senza senso, farci due risate, e poi darvi il nostro parere.. se vogliamo ridere, ci guardiamo un film. Analizzare questi video ci annoia profondamente. Rispettiamo la nostra utenza, e per non essere scortesi, vi diamo una risposta. Però basta con questo inviarci i video e voler sapere cosa ne pensiamo.

Il nostro pensiero lo diciamo ora, una volta per tutte:

YOUTUBE non è il mezzo adatto per imparare, sia perchè nel 95% dei casi dietro quei canali ci sono persone comuni, amatori, hobbysti, sia perchè non puoi spiegare un mastering in un video di 25 minuti, 1 ora, o 2 ore… Non bastano 10 ore, figuriamoci un video su youtube.

Suvvia…non crediamo alla befana, o al primo simpaticone di turno.

Per fare un paragone, il miglior video fatto dal miglior mastering engineer al mondo, sarà soltanto un ASSAGGIO. Ma almeno è un assaggio da gustare. 

Figuriamoci un video fatto da uno sconosciuto/amatore di turno, senza una ”storia” alle spalle. Sarà come fare un assaggio di qualcosa andato a male, e finire in ospedale per intossicazione alimentare.

Per chiudere quindi questo discorso, e tornare a quel video, il risultato di quel video per noi è TOTALMENTE FUORVIANTE: il tizio diceva delle cose sul mastering che non stanno ne in cielo ne in terra… a parte che si dicevano giusto 4 cose di base, (in 25 minuti di video… ma d’altronde il mastering non si può spiegare in ore e ore, figuriamoci in 25 minuti..) inoltre si facevano vedere delle cose assolutamente sbagliate.

Non possiamo spiegarvi il mastering qui, sarebbe impossibile, e l’abbiamo già ampiamente argomentato sopra il perchè, ma fissiamo alcuni concetti una volta per tutte:

a)IL MASTERING è innanzitutto una procedura che permette di finalizzare/ottimizzare il brano IN BASE AL SUPPORTO sul quale il brano finirà: quindi esistono metodologie diverse a seconda se il brano deve finire su VINILE, su CD, o in RETE (STREAMING / YT / BEATPORT, etc per fare degli esempi).

b)IL MASTERING si fa in STUDI attrezzati e dedicati. La tecnologia recente (VST) ha permesso di virtualizzare questo processo, ma nella migliore delle ipotesi si raggiungerà un risultato relativamente distante dalla metodologia tradizionale / classica.

c)Questo significa che non si può fare Mastering con i plugin? Si può fare, altrimenti non esistevano plugin dedicati di svariate software-house (Izotope, Brainworks, T-Racks, Softube, Waves, e via dicendo). Ma in questo caso si parla di MASTERING DIGITALE (da non confondere però, la parola digitale, con i processi (in specifici casi altrettanto digitali) durante un MASTERING ANALOGICO; in parole povere, quest’ultimo realizzato con macchine che non sono in tecnologia VST (che sta per Virtual Studio Technology, made in Steinberg)

In poche parole, si parla di MASTERING ITB (In The Box) e OTB (Out the box). Nel primo caso il file NON viene convertito da digitale ad analogico (con convertitori DA, Digital to Analog) e quindi resta nel dominio del ”digitale”. Nel secondo caso, c’è la conversione, ovvero da segnale digitale in segnale di potenziale elettrico, che verrà processato mediante appositi processori di segnale analogico, per poi riconvertirlo (con convertitori AD) di nuovo in digitale, per metterlo in rete, etc.

d)Esistono, tanto per il mastering digitale che per quello analogico, diverse procedure, che spesso si differenziano anche da ”genere” a ”genere”. Se è vero che ”classificare” la musica è più un’arte giornalistica che non del professionista di settore, è altrettanto vero che non si può usare un FET COMPRESSOR su una situazione a lui non consona. Cosi come non si può usare un OPTO su situazioni altrettanto non consone a questo tipo di processo.

e)Mastering fatto coi plugin? è quello a cui possono aspirare il 99% dei giovani producers ”digitali”, diciamo da ”sequencer”, e questo per svariati motivi: in primis perchè l’arte del mastering è un arte complessa che richiede anni e anni di studio, tanti investimenti (economici) e macchine dedicate, e uno studio assolutamente trattato per questo tipo di lavoro; in secondo luogo, perchè per un lavoro ‘digitale’, con finalità ”digitali”, potrebbe bastare (se fatto bene) un mastering di questo tipo.

Ovviamente va specificato che, anche per questa tipologia di Mastering, esistono svariati metodi, a seconda del caso, e svariati plugin che faranno al caso di una situazione piuttosto che un’altra, e questo in relazione ai suoni, etc.. ma qui non entriamo nel discorso, altrimenti avremmo bisogno di altre 10 ore di scrittura, e ne verrebbe fuori un qualcosa di disumano, umanamente parlando.

Insomma, ragazzi, il Mastering è affascinante, ma prima di approcciarvi ad esso, se veramente volete approcciarvi, che sia ”digitale” o ”analogico”, affidatevi allo studio, tanto studio. Studio che non può provenire da youtube, mettete in testa questo concetto.

I fancazzisti (scrocconi) si affidano a Youtube, le persone serie e vogliose si affidano a chi si devono affidare. Ma i fancazzisti non sanno che non scroccano niente, perchè su youtube nella migliore delle ipotesi ‘scrocchi’ un assaggino… il pranzo completo, e senza intossicazione, lo fai altrove.

Qualche consiglio, puramente indicativo (ci sarebbero da fare tante premesse, spiegazioni, distinzioni, etc etc), sui plugin da utilizzare

Andiamo per gradi:

Come Equalizzatore (ne esistono di svariate tipologie, Attivi / Passivi, e, distintamente, Parametrici, Semi-Parametrici, Bande Fisse, Grafici, LP, Morphing, etc) vi consigliamo: Fruity Parametric EQ 2 (o il parametrico Fab Filter PRO Q).

*Si potrebbe utilizzare anche un eq a bande fisse, ma in fase di mastering non si ha bisogno di molte bande, quindi le 7 di parametric eq 2, o le svariate di fab filter, vanno più che bene per gestire qualsiasi situazione. Molti ingegneri mastering usano sul master un Linear Phase EQ, ma ciò dipende da altri fattori e comunque se in fase di Mix si è approcciati con la giusta ‘fase’, in fase di master non si avranno problemi.

Come Compressore (anche qui esistono svariate tipologie, a seconda dei casi di utilizzo e del materiale da trattare, generi, etc) un compressore monobanda, per esempio il Sonalksys SV-315Mk2

Come Harmonic Exciter, consigliamo quello della iZotope, integrato nel pacchetto Ozone.

Come processore per l’immagine stereo, consigliamo quello integrato nel pacchetto della Brainworks, di cui ora ci sfugge il nome

Come reverb (*da utilizzare assolutamente in SIDE) va più che bene Fruity Reveerb 2

Come ”fattener” a noi piace molto il Sausage Fattener, da quel giusto tocco di ”analogico”.

Come massimizzatore, possiamo utilizzare un multibanda (nel caso di mastering a traccia ‘unica’, per esempio il Maximus o il plugin della Vengeance, molto potente), oppure un monobanda come il pulito e trasparente Fab Filter PRO L.

*Si potrebbero utilizzare altri processi, ma non apriamo discorso, altrimenti anche qui ci vorrebbe un bel po di tempo per spiegare perchè e cosa.

**L’ordine dei plugin, per quanto è già abbastanza ”lineare”, è puramente indicativo.

***Esistono infine plugin all in one che permettono di fare mastering con una sola istanza, per esempio iZotope Ozone.

Ci fermiamo qui, sperando che avete avuto voglia, tempo e concentrazione per capire il nostro concetto, che riassumiamo in breve:

a)Imparare a fare qualcosa richiede tanto STUDIO, TEMPO, e PAZIENZA.

b)Lo STUDIO va ”coltivato” presso strutture e/o persone competenti, che hanno un curriculum, una storia alle spalle, insomma soggetti che SANNO, e MAI affidarsi al primo che capita (qualche canale youtube di qualche sconosciuto/amatore/hobbysta di internet, etc)…

Internet è una grande cosa, ma nel ramo delle competenze rimane ”limitato”. A maggior ragione nel ramo musicale. Con la differenza che chi SA, lo dice con onestà: internet è limitato, non possiamo insegnare tramite youtube: quanto dovrebbe essere lungo un video sul mastering? 10 ore?

CHI NON SA (o vuole speculare), invece, fa credere che basta youtube o un blog per imparare.

E’ come dire che LE UNIVERSITA’ DI MEDICINA, O QUEL DOTTORE SPECIFICO, possono essere sostituiti da un hobbysta appassionato di medicina che ha un canale youtube e parla di medicina. Può essere mai possibile? NO!
Se questo discorso vale per la MEDICINA, vale anche per la MUSICA.

Quindi se da un lato INTERNET offre piena libertà di informazione, dall’altro lato questa libertà potrebbe permettere a tutti (magari inconsapevolmente e in buona fede) di raccontare idiozie, per vari scopi personali (chi lo fa per fare views coi video, chi per fare crescere un blog, etc etc). Il problema è chi si ciba di questi ”contesti”… si ciberà di roba infetta..

c)Non venite sempre a riferirci di quel canale (italiano o inglese che sia), di quel video ”strano”, di quel video che per voi sembra contenere errori… Non abbiamo tempo per vedere questi video, per poi dovervi dire dove stanno gli errori.. Lo abbiamo fatto sinora per educazione, per darvi una risposta, ma non abbiamo voglia ne possiamo perdere tempo verso qualcosa di inutile.

Se qualcuno non SA NIENTE (o molto poco) DI MUSICA, e ha deciso di parlarne comunque su youtube, starà a voi capire che quel canale è poco più che un canale ‘comico’, mettiamola cosi.

 

Per concludere, fate tesoro di questo concetto, per l’ennesima volta:

YOUTUBE non è il mezzo per IMPARARE. Punto.

E se proprio volete affidarvi a questi canali (magari sono inglesi, ma non pensate che solo perchè sono inglesi automaticamente siano capaci), mettete in preventivo che ciò che state vedendo e ascoltando, viene da una voce COMUNE, voce che potrebbe essere anche la vostra. Non è certo quella di un professionista.

E se anche è un professionista, state tranquilli che se da un lato vi sta dicendo cose giuste, dall’altro vi sta dicendo l’1% delle cose da sapere.

Quindi, comunque la vogliate vedere, youtube è limitatissimo.

Bello, ma limitato.

Alla prox, by www.flstudioitalia.it