Reference Mix: mixare il proprio brano riferendosi a MIX altri.

Come mixare un brano?

Reference Mix

E’ prassi comune, sia tra gli addetti ai lavori che tra semplici appassionati, mixare i propri brani prendendo a riferimento brani altri, che suonano bene (o comunque secondo i propri gusti) e rispecchiano il proprio stile / genere / tendenza/e musicale/i.

Fare ciò, ovvero appunto prendere a riferimento un qualche brano / artista nello specifico, comporta inevitabilmente la conoscenza di alcune cose fondamentali, onde evitare di sbagliare il tutto, già in partenza.

Quindi eccovi una serie di consigli per evitare errori:

Intanto, PREMESSA: è consigliabile, qualsiasi sia il vostro genere / gusto, mixare tenendo a riferimento un brano che vi fa effettivamente ”impazzire”, circa il come suona, pienezza, etc; questo può sembrare scontato, ma la nostra esperienza quasi ventennale ci ha permesso di ”ascoltare” e vivere in maniera ravvicinata le esperienze di tantissimi ragazzi, musicisti, producers e non, che per esempio nel fare mix (gli era stato detto, o magari lo facevano di per se) non tenevano a riferimento un solo brano, ma magari più brani, perchè volevano il ”kick” come quello, il ”basso” come quell’altro, e la voce come ”la tizia di quell’altra canzone”.. Ecco, tutto ciò è sbagliato in partenza, perchè se si parla di un REFERENCE MIX (mix di riferimento) significa un confronto A-B, cioè tra una traccia appunto di riferimento e la propria track.

Sarebbe bello poter raggiungere il KICK di quello, il BASSO di quell’altro, la VOCE dell’altra ancora.. ma a quel punto non sarebbe un MIX sulla nostra canzone, ma un far suonare in maniera innaturale e discostata tra loro i vari suoni, e al 100% il tutto suonerebbe malissimo perchè non si può fare suonare il BASSO a un certo ”livello” come di ”quella” canzone, se poi sulla nostra magari lo stile è diverso e la quantità di strumenti è diversa.

Quindi reference mix = A-B, non A-B-C-D-E, etc etc..

Passiamo agli errori ”tecnici” (e suggestioni mentali) da NON COMMETTERE:

1)Quando fate un riferimento, non fatelo su MP3 o AAC o altri formati compressi; assicuratevi che la song che utilizzate come riferimento sia in formato wave o aiff, idem la vostra.

2)Come già detto, oltre ad usare una song che vi piace davvero tanto e che secondo voi suona bene e rispecchia il vostro genere, utilizzate come riferimento una song che conoscete anche bene, nel senso che il vostro orecchio sia ”ben educato” a quel sound complessivo. Solo cosi potete effettivamente ‘avvicinarvi’ all’obiettivo

3)Perchè avvicinarsi e non ”raggiungere”? perchè un riferimento resta un riferimento; non demoralizzatevi se non raggiungete esattamente ”quella” song: è normalissimo per due motivi: quella song è di XY, la vostra è vostra; pertanto stesura, idea, suoni, e quant’altro saranno diversi, ed è ovvio che il risultato sarà ”diverso”. Inoltre quella song è magari mixata da un mix engineer professionista su banco analogico, la vostra a casa, in digitale; il che NON significa che in digitale NON vengono fuori dei MIX di alta qualità, ma che magari non avete l’esperienza e le nozioni giuste per puntare a quell’obiettivo.

Pertanto Il riferimento è sulla QUALITA’ FINALE DEL VOSTRO MIX, NON SUL ”SUONARE IDENTICO E PRECISO” ad XY CANZONE.

Anzi usufruite del riferimento e poi metteteci del vostro, impreziosite il mix con scelte coraggiose. Molti si limitano, quasi hanno paura di fare qualcosa perchè TIZIO E CAIO non lo fa, perchè TIZIO E CAIO non l’ha mai detto o dice altro.. beh, questo significa limitarsi, limitare la propria ‘arte’, la propria crescita, la propria sensibilità artistica, perchè pensare che, per fare un nome a caso, LUCA PRETOLESI sa fare mix, e tutto il resto del mondo NO, beh significa credere alla befana. Fino a prova contraria nel mondo ogni giorno escono 500 canzoni (per dire un numero a caso) che suonano da DIO, di qualsiasi genere.. e ovviamente non le mixa mica tutte lui. E questo lui lo sa benissimo. E’ l’utenza (ragazzini) che pensa esiste solo lui nel mondo, solo quella metodologia o quasi.. Quindi ”fissarsi” su certe ”mode” del momento (spesso frutto di marketing ben architettato a tavolino) significa non imparare mai a mixare. Pretolesi è uno tra i tanti di fama internazionale, sa il fatto suo, ma ovviamente non è mica l’unico. Può dare indicazioni, può dare consigli, ma conoscere davvero il ”pensiero” e modo di lavorare di una persona significa averci un contatto diretto, e finchè non ce l’hai, non puoi davvero conoscere i suoi metodi effettivi. Non può bastare youtube e qualche video da pochi minuti per capire davvero la forza di un mix engineer, e la strumentazione che DAVVERO usa (e non quella spesso mostrata nei video). Quindi guardate anche oltre: premesso che ci vogliono le fondamenta, le nozioni e le competenze necessarie e imprescindibili (e queste potete acquisirle tramite corsi, scuole, e simili, NO YOUTUBE), da quel momento in poi ogni MIX ENGINEER è un caso a se. Uno può dire una cosa, l’altro un’altra. Chi ha ragione? tutti.. perchè tutti NON si limitano, sfruttano le proprie competenze e nozioni, e quindi l’esperienza, e vanno ”oltre”. Poi c’è il super famoso che pubblicizza tutto o quasi quello che fa (marketing), e c’è chi sta dietro le quinte, e fa dei mix altrettanto (se non superiore) paurosamente potenti (come l’esempio di canzone che vi lasceremo a fine articolo) !!

Questo è’ esattamente quello che dovete fare voi: non demoralizzarsi, ma lavorare, lavorare, lavorare, studiare, studiare, studiare. Sempre. Possibilmente affidandosi a professionisti, che possono mettere a vostra disposizione la loro esperienza sul campo.

4) Ci sono dei tool che permettono un riferimento ”immediato”? certamente, il plugin MAGIC AB CLICCA QUI , leader nel settore del riferimento mix.

5)Il riferimento, come il mix fine a se stesso, non è qualcosa che si fa in 10 minuti.. se non avete pazienza, ovvero avete fretta, lasciate stare. Il mix, e quindi il reference mix, non è adatto per chi ha fretta.

6 )Il riferimento NON SI FA sul KICK: alcuni (praticamente tutti i ragazzi che vengono in studio a imparare e/o corsi online, e che applicavano il reference mix) sbagliavano in partenza, iniziando a posizionare (livelli) il kick in base alla song di riferimento; questo vi farà deragliare pesantemente..si parte dalla DINAMICA COMPLESSIVA, valutando stereofonia e monocompatibilità (switch on-off) (cioè analizzando / imitando la song di riferimento su questi tre aspetti, separatamente, più altre cose che non stiamo qui ad arroventarvi il cervello)

Per non portarvela alla lunga, NON SI FA SUL KICK. Quindi non commettete questo errore.

7) Il riferimento è qualcosa che va “al passo” coi tempi, cioè di solito i riferimenti sono relativamente recenti.. E’ difficile suonare con un sound complessivo attuale tenendo a riferimento un brano del 2000..  vero è che ci sono delle eccezioni ECCEZIONALI (scusate la cacofonia), ma se avete poca esperienza e l’orecchio non è educato bene al mix, prendete assolutamente a riferimento song recenti, circa i vostri gusti / generi.

Chiudiamo con una song che attualmente usiamo come riferimento, per brani ghost che produciamo, dal genere simile:

In pochissime parole: voce equilibratissima; pads molto aperti, pur essendo ”sotto”. Uso del REVERB da brividi, proprio come piace a noi; EQ pazzesca, il giusto equilibrio tra ”avanti” e ”dietro”. PAZZESCA. E non l’ha mixata pretolesi..tanta stima per lui, ma nel mondo esistono milioni di mix engineer pazzeschi.

Da dove si parte / cosa si tiene a riferimento in questa song, e in quale punto preciso? da 1,02 in poi, synth compreso (1,56 oltre) .. perchè esattamente in quel punto? lungo da spiegare…magari in un prossimo articolo.

UN ABBRACCIO A TUTTI, FL STUDIO ITALIA Team.